Le origini del Nanbudo

Il Nanbudo è un’arte marziale che unisce la tradizione secolare delle arti marziali giapponesi in un moderno concetto di autodifesa e benessere. La sua creazione nel 1978 si deve al Maestro fondatore Yoshinao Nanbu 10° Dan (Kōbe, febbraio 1943 - aprile 2020).

Durante il suo percorso di insegnamento del Nanbudo ai suoi allievi di tutto il mondo ha sempre partecipato a diversi stage di formazione internazionali. La sua presenza a questi stage ha sempre creato un'atmosfera di grande energia.

Le caratteristiche

Il Nanbudo è un'arte marziale che si pratica a mani nude o con il bastone (chiamato Bo).  Le tecniche, che si possono eseguire contro uno o più avversari, sono insegnate e praticate secondo schemi codificati per tipologia di difesa chiamati randori, dove un difensore (chiamato Uke) reagisce a una sequenza di attacchi prestabiliti da parte di uno o più aggressori (chiamati Tori) . Con la pratica l’allenamento delle combinazioni, inizialmente codificate, può arrivare a livelli sempre meno codificati.

La grande vastità di principi e tecniche di difesa nel corso degli anni porterà il praticante a sviluppare un repertorio personale di tecniche preferite, che meglio si adattano alle sue preferenze, capacità e caratteristiche fisiche. L’obiettivo della pratica può essere sia l’autodifesa che il combattimento sportivo, e visto che il Nanbudo è un arte marziale vanno in ogni caso considerati tutti e due gli aspetti.

Analogamente al Karate, da cui trae un grosso bagaglio, nel Nanbudo si praticano anche i Kata, ovvero combattimenti individuali contro avversari immaginari. Storicamente il Kata era un sistema per conservare nel tempo la memoria delle tecniche e trasmetterle alle generazioni future, in modo manifesto o nascosto.

L’esercizio e la pratica costante del Kata è molto importante per l'acquisizione delle corrette posture, della precisione nei movimenti e nell'esecuzione delle tecniche. Il Kata può essere svolto singolarmente o in gruppo, ma è comunque un momento di introspezione, in cui l'avversario è unicamente visualizzato nella propria mente. I Kata portano il praticante a lavorare su se stesso, migliorando la propriocezione, la coordinazione, l'orientamento nello spazio, la respirazione, e non da ultimo imparare ad avere il controllo delle proprie emozioni.

Se dal Karate il Nanbudo trae principi come il Kata,l’attacco e contrattacco, altre arti marziali hanno un’importante influsso. Infatti Judo, Aikido, Aikijujitsu completano il Nanbudo a 360°, soprattutto per il concetto di sfruttare l’energia dell’attacco di un avversario, causarne lo sbilanciamento, eseguire proiezioni, leve, liberazioni, e praticare l’utilizzo di armi tradizionali come il bo.

Analogamente al karate nella competizione del Nanbudo ci sono i Kata, ma il combattimento, chiamato Ju-Randori, si svolge diversamente. Qui due avversari eseguono in modo alternato gli attacchi e le difese, che vengono entrambe valutate.

Nel Nanbudo esistono anche categorie di esercizi per la salute basati su concetti ricorrenti nella medicina orientale. Analogamente al Kata sono composti da sequenze di movimenti, ma eseguiti lentamente, e sono privi di tecniche di combattimento o applicazioni di autodifesa. Il loro scopo è quello di lavorare su specifici meridiani energetici, sulla respirazione o sullo stretching, a seconda dell’esercizio.


Tradizione e codice

Il Nanbudo è un'arte marziale tradizionale, in cui il codice di comportamento svolge un ruolo molto importante. All'inizio e alla fine dell'allenamento vi è un saluto rituale, durante l'allenamento sono richiesti disciplina e rispetto (dell'avversario, del proprio istruttore, di se stessi, delle infrastrutture).

Come in molte altre arti marziali, anche nel Nanbudo ci sono i gradi, rappresentati dai colori della cintura. Il grado è un attestato che si indossa e che si ottiene dopo aver superato un esame di capacità.

Il grado non è un titolo fine a se stesso, ma è molto importante per la sicurezza, in particolare quando ci si allena con persone che non si conoscono. Durante l'allenamento si cambia continuamente la composizione delle coppie di lavoro, per cui il colore della cintura indica quali tecniche è in grado di eseguire la persona che ci sta di fronte. Quello di grado più alto si adatterà sempre a quello di grado inferiore e gli sarà di esempio.

Le promozioni di grado delle cinture colorate sono effettuate dal nostro club, mentre le promozioni alla cintura nera e superiori inizialmente potevano essere fatte unicamente dal Maestro Yoshinao Nanbu in persona, successivamente è stata istituita una commissione di maestri più alto graduati, e sono riconosciute dalla Worldwide Nanbudo Federation, l'organizzazione mondiale ufficiale del Nanbudo. I detentori di un grado di cintura nera o superiore sono pubblicati sul relativo sito internet.

Perché praticare il Nanbudo?

Il Nanbudo è un'arte marziale elegante e ricca di movimenti circolari, priva di parate brusche, dove non si reagisce mai alla forza con la forza. Nel Nanbudo si cerca sempre di deviare un attacco, rivolgendone l'impeto contro chi l'ha provocato, analogamente all'Aikido, con cui ha molte tecniche e principi in comune. Già nelle tecniche basilari ci sono proiezioni che hanno origine nell’Aikido e nello Judo, per cui nell'insegnamento si insiste molto sulla corretta comprensione e esecuzione delle cadute. Il Nanbudo è di principio adatto a chiunque, uomini e donne che abbiano una passione o un interesse nelle arti marziali ed è alla portata anche dei bambini, che nel nostro club devono avere un'età minima di 8 anni. Sta al singolo adattare quello che può fare in base alle proprie caratteristiche fisiche.